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29
07
2021

Preparazione atletica Motociclismo – Il running – Personal trainer Firenze

In questo articolo voglio esaminare un po’ più approfonditamente l’allenamento della corsa nella preparazione per gli sport motociclistici. Il running infatti, nella preparazione atletica per il motociclismo può essere un aiuto ma può anche farvi perdere tempo o causarvi affaticamento o infiammazioni inutili e dannose. Pochi, o forse nessun altro Personal Trainer a Firenze si occupa nello specifico di seguire sportivi nel motociclismo, vorrei perciò trasferirvi la mia visione e la mia esperienza.

Motociclismo e Motociclisti – a chi mi sto rivolgendo

Il motociclismo comprende moltissime specialità, le più note sono il motocross e le gare di velocità in pista ma ce ne sono molte altre ognuna delle quali ha peculiarità notevolmente differenziate. A prescindere dalla specialità, se chiediamo a qualunque pilota se nella propria preparazione è compresa la corsa, risponderanno di si. Fra i piloti poi differenziamo semplici appassionati, amatori, agonisti di vario livello fino a vari livelli di professionisti. Fino a qualche anno fa era raro, anche fra i top level, trovare piloti che comprendessero l’importanza della preparazione fisica e che si allenassero regolarmente, oggi pian piano la cultura avanza (come le prestazioni delle moto) perciò molto spesso, anche fra i semplici appassionati ed amatori troviamo numerosi piloti che dedicano del tempo a prepararsi fisicamente, e la corsa è sempre una parte del programma. Le informazioni di questo articolo valgono per tutti i piloti, di qualunque categoria, sesso ed età, in qualunque specialità.

Running ok, ma perché?

Pensando alla corsa cosa vi viene in mente? Credo che la maggior parte di voi abbia pensato a concetti tipo il “fiato” o  “la resistenza”, si identifica infatti nel correre una modalità di allenamento per condizionare la nostra capacità di sostenere uno sforzo cardio-respiratorio nel tempo, e questo è un fatto, è corretto. Ma le domande che dovete farvi sono: Che tipo di effetto devo ottenere dalla mia corsa? Come devo correre per avere tale beneficio? Se continuerete a leggere cercherò di rispondervi.

 

Cosa si deve ottenere dall’allenamento della corsa?

Quasi sempre si pensa alla corsa come ad un esercizio di svariate decine di minuti  che raramente ci porta a sperimentare frequenze cardiache massimali o impegno sistemico portato al completo esaurimento. In realtà invece si può correre con una varietà molto ampia di protocolli, ognuno dei quali stimola risposte ed adattamenti metabolici differenti, in tempi differenti. Perciò la prima cosa da capire è cosa si vuole ottenere dalla corsa

Capacità aerobica:

Uno dei motivi più gettonati è il cosiddetto “fiato”, si intende solitamente con questo termine la capacità aerobica o anaerobica del nostro metabolismo cellulare. Il motociclista durante una competizione mantiene livelli di frequenza cardiaca vicini al proprio massimale praticamente per tutta la durata della gara, e si ritiene che la corsa di fondo possa migliorare la nostra capacità di sopportare livelli di stress così alti nel tempo, vedremo fra poco quanto è vero.

Dispendio energetico:

Correre ci permette di spendere energie senza produrre ipertrofia muscolare, spesso causandone invece una riduzione. Nei casi in cui perciò un pilota dovesse perdere peso per migliorare le prestazioni in gara, la corsa potrebbe rivelarsi di aiuto.

Equilibrio biomeccanico e posturale

Un terzo motivo, solitamente ignorato anche da molti addetti ai lavori, è che la corsa contiene degli elementi funzionali che permettono al nostro corpo di mantenersi sano, mobile equilibrato e forte, e che compensano gli effetti negativi delle ore passate in sella. Per ottenere questi risultati però non basta correre, è indispensabile imparare a farlo bene.

Motociclismo e Running per il fiato

Se è vero che i battiti del cuore e la respirazione in gara girano a ritmi molto elevati, è anche vero che questo non avviene solo a causa dell’impegno muscolare, anzi, potrei dire che per un pilota professionista l’impegno muscolare è l’ultimo fattore a determinare un aumento della frequenza cardiaca. Inoltre va notato che le nostre capacità metaboliche, almeno nel breve/medio periodo, sono sempre sport specifiche: allenare il fiato attraverso la corsa mi renderà un podista più resistente ma non influenzerà le mie prestazioni in altri gesti (provate ad allenarvi per un periodo nella corsa e poi andate a nuotare, vi renderete conto che correre non vi ha reso nuotatori più resistenti). Quindi se si deve scegliere un allenamento adatto ad alzare la nostra capacità aerobica in moto, piuttosto che la corsa sarebbe preferibile la bicicletta (outdoor ovviamente meglio) piuttosto che il running, essendo molto più simile come gesto allo stare in moto.

Nel lungo periodo invece, la nostra capacità aerobica può essere migliorata per degli adattamenti che avvengono a livello cardiaco, questi non sono sport specifici ma generali, e vengono stimolati a prescindere dal tipo di attività che facciamo, spingendo il cuore a battere per periodi di tempo e frequenze stabilite. In questo caso, parlando di corsa, non si deve intendere il fondo bensì un allenamento intervallato ad alta intensità (HIIT) con protocolli ben precisi, il più famoso di tutti probabilmente è il Tabata . Tutti questi protocolli di HIIT possono essere svolti anche al cicloergometro, quindi anche in questo caso, il running può essere considerato marginalmente.

Motociclismo e Running per dimagrire

La necessità del pilota di essere leggero è molto chiara, non c’è bisogno di approfondire i perchè. Per questo scopo la corsa è di certo un’attività migliore della bicicletta o di altri esercizi. Il motivo è che permette di spendere molte più energie di qualunque altra attività senza influire sull’aumento della massa muscolare, che genererebbe un incremento di peso e di volume controproducente per un pilota. Per questa finalità, al contrario che per la resistenza aerobica, la corsa di fondo è di certo da preferire in quanto determina un consumo di calorie molto superiore ai suddetti protocolli.

Motociclismo e Running per la postura

L’essere umano ha caratteristiche di movimento uniche e molto particolari, il correre è per l’uomo un’attività elettiva. Il gesto del correre permette al nostro corpo di mantenersi in salute da un punto di vista biomeccanico, ma soltanto se in modo e misura adeguate.

Passare molte ore in moto (spesso in aggiunta ad un lavoro faticoso o al contrario sedentario) crea una serie di adattamenti funzionali allo sport motociclistico ma molto dannosi per tutto il resto, la nostra postura, le articolazioni, i tessuti, diventano efficienti in sella ma si indeboliscono in tutte le altre attività diventando anche molto meno resistenti a traumi e cadute. La corsa può compensare tutto questo ma SOLO e SOLTANTO se viene allenata seguendo concetti posturali e biomeccanici precisi, per i quali serve un allenatore molto preparato. In sostanza il correre non sarà da intendersi come mezzo per migliorare la performance ma come test per migliorare la propria biomeccanica, così da attutire i danni causati dallo sport e per mantenersi sempre solidi e  in forma. Imparare a correre con il giusto movimento infatti permette alla nostra postura di riequilibrarsi, si contrasta quindi efficacemente l’insorgenza di dolori articolari, problemi alla schiena e alla colonna ma non solo, in caso di incidenti o cadute si hanno tempi di recupero inferiori.

Corsa e controindicazioni

Correre quindi può essere un aiuto nella preparazione atletica del motociclismo ma è uno strumento da maneggiare con competenza. Tutti possono correre ma quasi nessuno lo sa fare. E’ un’attività molto traumatica, da dosare e da svolgere solo quando il nostro obiettivo specifico lo richiede. Inoltre per poter correre occorre che il nostro corpo sia pronto a sostenerne l’impatto, occorre gradualità, metodo, tecnica. Altrimenti, se pensate di improvvisarvi allenatori di voi stessi facendo una cosa apparentemente facile solo perchè avete due gambe, rischiate di ottenere effetti deleteri.

Quindi corsa si o corsa no?

Direi che la domanda deve essere un’altra: “imparare a correre o no”? In tal caso la risposta è assolutamente si. Attenzione però, imparare a correre presuppone tanto esercizio e poca corsa, ovvero tanto allenamento funzionale alla corsa e corsa solo per brevi ed intensi intervalli. Saper correre infatti non dipende dal quanto bensì dal come lo si fa. Perciò prima di pensare a mettervi per strada o su un tapisroulant, pensate a trovare un bravo allenatore che vi strutturi e vi insegni.

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