Allenamento a piedi nudi o con le scarpe? | Personal Trainer Firenze Stefano Tronconi
E’ meglio fare allenamento a piedi nudi o con le scarpe? Sempre più persone sentono il bisogno, ogni volta che possono, di liberare i piedi dalle calzature, c’è un’oggettiva sensazione di piacere nel farlo, e credo che sia inutile stare qui a dire che togliere le scarpe e far riposare i piedi sia SEMPRE una cosa positiva. Ma quando dobbiamo fare allenamento, esercizio fisico, o più semplicemente svolgere le nostre attività quotidiane, sia in casa che fuori, è sempre una miglior soluzione quella di stare a piedi nudi? Vediamo di fare maggior chiarezza
Allenamento a piedi nudi o con le scarpe? | Personal trainer Firenze
Fare allenamento a piedi nudi ha senso per il nostro benessere? Per deciderlo dovremmo sapere che il piede ha una conformazione ed una meccanica che si sono evolute specificamente per adattarsi al terreno, direttamente, senza suole o protezioni di alcun genere. Sono le nostre abitudini sociali che ad un certo punto hanno fatto si che iniziassimo ad indossare protezioni e calzature, che ci permettono tutt’oggi di camminare ovunque tenendoci al riparo da traumi, tagli, parassiti ed infezioni e non solo: sono diventate oggetto di culto e moda da seguire per molti, rinunciando spesso anche ad avere caratteristiche utili al sostegno e al movimento del piede a favore della moda e della tendenza del momento. Quindi potremmo già concludere che la risposta alla nostra domanda sia SI, fare allenamento a piedi nudi è meglio.
A questo punto però dobbiamo stare attenti ad alcuni fattori che possono fare la differenza. Il primo punto è che se è vero che il piede è strutturato per adattarsi al terreno standovi direttamente a contatto, è altrettanto vero che il terreno di cui parliamo non è praticamente mai piatto. In natura infatti, molto raramente si ha la possibilità di trovare terreni lisci e regolari come i nostri pavimenti ed i nostri asfalti, e la meccanica del piede si è evoluta per permetterci di muoverci su fondi accidentati, salite e discese, quasi mai piatti. Perciò stare scalzi oggi, all’interno delle nostre case o in palestra, non porta gli stessi benefici che spereremmo e che avremmo invece stando all’aperto, cosa che ovviamente non possiamo fare per ragioni igieniche e di costume.
Altro fattore importante è considerare che se siamo soliti stare nelle scarpe, toglierle, sopratutto in allenamento, senza una fase di transizione ci porterà quasi certamente a traumi e infiammazioni, che posso dirvi per esperienza spesso sono davvero molto difficili da eliminare. Per fase di transizione intendo un avvicinamento graduale allo stare scalzi, iniziando dapprima con dei massaggi plantari, per poi passare a brevi momenti in cui non indossiamo scarpe durante gli esercizi, in cui non svolgeremo esercizi traumatici come il saltare o il correre ma ci limiteremo ad un lavoro più soft, alternato invece all’uso di scarpe. Dobbiamo lasciare che i tessuti e le articolazioni, nonchè il nostro assetto posturale complessivo, abbiano il tempo di adattarsi a questa nuova condizione senza lesioni, gradualmente.
Buona norma sarà dedicare sempre qualche minuto della nostra sessione di esercizi al massaggio, a far stare il piede su una superficie non regolare, possiamo usare palle da tennis di varia durezza, bastoncini di legno, palline da golf, sabbia o ghiaia, o alcuni dei moltissimi strumenti da massaggio che si trovano in commercio.
Altro consiglio che posso dare, è di utilizzare calzature che proteggano il piede dal contatto col terreno ma che lo lasciano completamente libero, come ad esempio le italiane “five fingers” della Vibram. Ne esistono di vari tip, sia da attività indoor che outdoor, anche per correre.
Concludendo quindi, allenamento a piedi nudi si, ma con le dovute attenzioni per chi inizia da zero, ricordandovi che certi cambiamenti possono anche portare a problematiche, che non devono spaventarci o farci desistere, ma che vanno subito fatte valutare a professionisti laddove si verificassero, perché correggendo il tiro all’inizio potremo continuare a beneficiare dello stare scalzi, mentre se le trascuriamo, probabilmente saremo costretti a rinunciare
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