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06
10
2021

Curare il mal di schiena – Personal Trainer Firenze

 

Curare il mal di schiena per molte persone significa andare dal medico, dal fisioterapista o dall’ortopedico o dal massaggiatore (?). Raramente queste scelte sono corrette, raramente si torna a casa con una soluzione definitiva al nostro problema. Altrettanto raramente però si è disposti concretamente a fare qualcosa per guarire. Leggete l’articolo e capirete alcune cose molto importanti.

Chi ha il mal di schiena? 

Se mi fate questa domanda la mia risposta sarà “tutti”. Tutti soffrono, hanno sofferto, soffriranno di mal di schiena, è raro trovare qualcuno che ne sia immune. Per capire le differenti origini del mal di schiena facciamo una grossolana divisione nelle seguenti categorie di persone:

  • Sportivi, frequentatori di palestre e persone allenate
  • persone sedentarie con uno stile di vita tendenzialmente malsano
  • Persone con lavori usuranti e di fatica (sia sportivi che non)
  • Persone con uno stile di vita tendenzialmente sano, dinamico e attivo

In queste categorie di persone ci sono tutte le età, dai 20/25 anni in su, prevalentemente donne ma gli uomini se la giocano quasi alla pari. Troviamo persone magre, normo peso, sovrappeso o obese. Di qualunque estrazione, cultura e livello sociale. Troviamo anche sportivi di qualunque livello e tipologia, seppur in percentuale inferiore rispetto a chi non pratica discipline sportive o si allena in qualcosa. Insomma, praticamente tutti soffriamo di mal di schiena.

Origini del mal di schiena?

Ovviamente mal di schiena è una definizione molto generale, può voler dire tutto o nulla. In questo articolo prendo in considerazione le problematiche che hanno come causa primaria lo stile di vita e/o l’allenamento, non direttamente la patologia. Tantomeno voglio affrontare il problema da prospettive che non mi competono, parlerò esclusivamente di apparato muscolo-scheletrico.

Ci sono ragioni evolutive per le quali pare che ad un certo punto abbiamo smesso di camminare a 4 zampe e ci siamo alzati in piedi. Tutti i nostri sistemi ed apparati si sono modificati per permetterci di vivere su due zampe e siamo molto efficienti nel farlo. In questa fase evolutiva però la natura non aveva tenuto conto di due fattori molto importanti: longevità e cambiamenti sociali.

  1. La durata della vita si è allungata, negli anni perdiamo forza ed elasticità, il nostro metabolismo cambia e diventiamo sempre più deboli.  Fino a quando la vita media dell’uomo era molto bassa non facevamo in tempo a sviluppare il mal di schiena (o almeno non in maniera cronica)
  2. lo sviluppo socio-tecnologico ci ha messo sempre più a sedere o a fare attività usuranti, poco adatte alle nostre caratteristiche più “animalesche” e sempre più distanti dal contatto con la natura che è fondamentale per il nostro equilibrio psico-fisico. 

E’ curioso notare come persone che hanno caratteristiche fisiche molto differenti od opposte, sportivi di specialità assolutamente lontane fra loro, uomini e donne molto attivi o al contrario molto sedentari, quasi sempre manifestino gli stessi tipi di problemi e gli stessi sintomi, se non con qualche minima variante.

La zona critica della nostra struttura infatti risiede nella cintura addominale. Lo so, alla parola addominale viene subito in mente la parte anteriore del nostro tronco ma dovete pensare che a dare stabilità alla parte lombare della nostra colonna concorre una grande quantità di muscoli che sono situati, molto in superficie e molto in profondità, a 360° a livello lombare (e quindi anche addominale). Costituiscono appunto una cintura di contenimento formata da muscoli e tessuto connettivo, che collega fra loro gabbia toracica, colonna vertebrale e bacino, all’interno della quale, sempre più in profondità e vicini alle ossa, altri muscoli e tessuti concorrono, ognuno con le proprie funzioni a garantire solidità, forza e mobilità alle nostre ossa, organi e visceri, che altrimenti collasserebbero su loro stessi. A completare il quadro e a chiudere ermeticamente questo contenitore abbiamo il diaframma in alto ed il pavimento pelvico in basso.

ZONA CRITICA PER TUTTI: questa zona è un punto focale per la nostra postura e la salute della colonna e non solo. Se la facciamo lavorare correttamente lei svolgerà bene il suo compito, se viceversa le imponiamo mansioni non fisiologiche (come lo stare seduti o mantenere le stesse posture per troppo tempo ogni giorno) o carichi di lavoro squilibrati o eccessivi (troppo intensi, troppo ripetitivi o voluminosi, con recuperi inadeguati), livelli di stress troppo alti e cronici, inizierà a manifestare infiammazioni, tensioni e dolore.

Ecco perchè tanto i sedentari come gli sportivi, o peggio il sedentario che dopo aver passato 8/10 ore a sedere va in palestra ad allenarsi, spesso manifestano la stessa sintomatologia negli stessi punti. Entrambi sollecitano in maniera non fisiologica questa zona, che risponderà dando praticamente gli stessi segnali (o molto simili), ovvero manifestazioni dolorose a livello lombare prevalentemente ma non solo.

L’errore più comune

Tutti commettono lo stesso errore, ovvero quello di demandare al terapista o al farmaco la risoluzione del problema senza cambiare minimamente quello che fanno nel quotidiano o in allenamento. Si rivolgono al fisioterapista o all’osteopata (o peggio mi sento all’ortopedico), si fanno un bel ciclo di trattamento e poi tornano alle proprie abitudini. Qualche mese dopo ricomincia tutto da capo, per anni, senza che il mal di schiena sparisca mai definitivamente.

A prescindere dal vostro stile di vita o che siate o  no sportivi, la cura ce l’avete sempre in mano voi, potete decidere o meno di accettarlo, ma la realtà è che dovete far lavorare il vostro corpo in modo migliore. Lui manifesta dolore perchè lo state sottoponendo a qualcosa di non fisiologico e squilibrato, dovete tornare in confidenza col corpo, col respiro, col movimento, reimparare a fare le cose in un altro modo, cambiare molto del vostro quotidiano, la vostra gestualità, abitudini posturali, del modo in cui fate esercizio e alle volte della vostra vita in generale. Sembra un sacco di lavoro ma vi racconto la mia esperienza:

Molti anni fa ormai dovetti interrompere la mia attività sportiva e di istruttore a causa di svariate protrusioni lombari e cervicali. Avevo continui dolori e almeno due volte l’anno rimanevo bloccato a letto. Credevo di essere forte e sano perchè da sempre praticavo sport e fitness, trascuravo il fatto che la mia schiena mi mandava costantemente dei segnali di pericolo che giustificavo credendo che fosse normale SOFFRIRE per ottenere risultati e benessere (no pain no gain, che idiozia).

Fatto sta che come tutti mi rivolsi ad ortopedici, fisioterapisti, “massaggiatori”, ognuno con la propria ricetta e trattamenti, ma tutti concordi nel dire che non avrei più dovuto (e potuto) proseguire con gli allenamenti e con lo sport, men che meno con l’allenamento con i pesi. 

Notoriamente ribelle e testardo io, che se mi dici che non posso fare una cosa è quando mi viene voglia di farla, non mi detti per vinto. Grazie ad una conoscenza di mia moglie conobbi un osteopata di Firenze, oggi posso dire neppure eccezionalmente bravo, direi nella media, il quale affrontò subito la mia situazione per quello che era, ovvero una banalità facilmente superabile. Questo strideva con i miei dolori e con i pareri dei precedenti dottoroni, e forse proprio per questo decisi di fidarmi, era quello che volevo sentirmi dire. Mi disse che sarei tornato a fare tutto come e meglio di prima e che non avrei più avuto problemi in futuro ma per i successivi 6 mesi almeno, avrei dovuto seguire ogni sua indicazione come fosse il vangelo, fra queste c’era anche il fatto di cessare da subito, tassativamente, ogni forma di allenamento, fino a quando lui non avesse acconsentito alla ripresa. Per me fu molto dura accettarlo ma svolsi i suoi compiti, mi feci trattare regolarmente e cessai ogni tipo di allenamento ed esercizio

LA SORPRESA abituato a fare esercizio e stretching ogni giorno da anni, adesso, fermo da mesi e mesi, mi aspettavo di non riuscire a toccarmi neppure la punta dei piedi, mi immaginavo fragile e impacciato ed ero sicuro che sarebbe passato molto tempo prima di tornare alle performance di un tempo. Questo era il mio stato d’animo quando dopo molto tempo di inattività tornai in palestra, la sorpresa fu enorme invece nel rendermi immediatamente conto che il mio corpo funzionava meglio, ero più mobile, elastico, stabile e reattivo di 6 mesi prima. Certo meno forza, certo meno fiato, ovviamente, ma la mia “macchina” sembrava davvero un’altra, migliore in tutto.

COS’ERA SUCCESSO semplicemente (“semplice” non è “facile”) il mio corpo era tornato in un equilibrio funzionale che anni di allenamenti ed esercizi nonché di gesti ed abitudini quotidiane ed il mio stile di vita in generale gli avevano tolto. Il cambiamento da un lato era dovuto direttamente ai trattamenti del mio osteopata, ma dall’altro soprattutto, al fatto che avevo seguito ogni sua indicazione: attivamente mi ero dato molto da fare nel cambiare o eliminare tutti quei fattori e quelle abitudini che mi avevano portato a soffrire e a fermarmi, avevo svolto esercizi per riprogrammare la mia postura ed i miei movimenti, quasi ogni giorno. Poi ripresi a fare sport, a competere, ad insegnare e ad allenarmi, ve lo giuro, molto meglio di prima.

Cosa fare quindi per risolvere il problema del mal di schiena?

PER GLI SPORTIVI: Se siete sportivi (lo sportivo non è quello che va in palestra a fare delle sudate, è colui il quale ha uno stile di vita improntato alla competizione sportiva e alla realizzazione di un obiettivo agonistico) è ovvio che non potete smettere di allenarvi e gareggiare, dovreste però dedicare del tempo a riprogrammare la vostra postura, migliorare i gesti tecnici, i patterns motori fondamentali (camminare, correre, lanciare) e limitare le compensazioni ed i danni provocati dai carichi ed i volumi di lavoro sport-specifico

PER TUTTI GLI ALTRI: ricordate che, a meno che non ci sia un trauma acuto, la causa è sempre multi fattoriale e quindi anche la cura dovrà esserlo, dovrete intanto prendere consapevolezza di tutti quei gesti (migliaia) quotidiani, piccoli e grandi, che compiete in modo abituale, diventatene consapevoli e cercate di invertirli, per fare un paio di esempi banali (ma neanche poi tanto), portate sempre la borsa sulla spalla destra? Bene, da oggi iniziate ad alternare con l’altra spalla ogni giorno. Se state fermi in piedi vi poggiate prevalentemente su una gamba? Da oggi iniziate a poggiarvi sull’altra e poi ad alternarle. Usate il mouse con la destra? Imparate ad usare l’altra mano e se tenete il computer su un lato della scrivania spostatelo sull’altro. Aprite sempre lo sportello dell’auto con una mano? Fatelo con l’altra. E poi ovviamente: avete una vita sedentaria? E’ il momento di iniziare ad essere attivi. Mentre siete concentrati trattenete il respiro o contraete le spalle o i muscoli del viso? Cercate di notarlo e di dissipare le tensioni e di fare dei respiri regolari. Sono solo degli esempi per farvi capire di cosa parlo, ci sarebbe molto di più da dire, magari in un successivo articolo.

Già iniziare ad essere consapevoli delle vostre abitudini e invertirle vedrete che farà molto, ma probabilmente non risolverà infiammazioni o tensioni ormai cronicizzate, quindi dovrete lavorare attivamente facendo esercizi funzionali, adatti a risolvere le vostre disfunzioni posturali, servirà qualcuno bravo che vi aiuti.

Nel frattempo potete imparare gli esercizi che spiego nei video qua sotto, avreste bisogno di una guida mentre li fate probabilmente, ma di certo vi insegneranno qualcosa. Dedicateci 15/30 minuti ogni volta, almeno 4 volte a settimana se non ogni giorno, per qualche settimana, e magari nel frattempo scrivetemi, spiegatemi la vostra situazione e cercherò di offrirvi ulteriori consigli

Se hai problemi alla schiena a causa del tuo stile di vita o del tuo sport

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